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APERIROMA – 25 LUGLIO 2019 H 19.00 – LIAN CLUB ROMA
Lungotevere dei Mellini, 7 – 00193 Roma
Per raggiungerci è necessario scendere sulla banchina del fiume Tevere, sotto a Ponte Cavour.
Vi aspettiamo!!!
IL PORTAFOGLIO DELLA ROMA 2019 di Marco De Santis
Cosa aspettarsi dalla sessione estiva di calciomercato dei giallorossi.
Un anno fa la Roma si è “liberata” dei vincoli del Settlement Agreement Uefa, ma la mancata qualificazione alla Champions League 2019-’20, unita a qualche scelta strategica sbagliata, riporta i giallorossi in una situazione abbastanza complicata dal punto di vista economico: una questione che inciderà notevolmente sulle prossime sessioni di mercato.
Partiamo dall’ultimo bilancio ufficializzato, quello del 2017-’18, chiuso dalla Roma con un passivo di 25,5 milioni. Una volta scorporati i costi virtuosi e le tasse, il passivo ai fini del Fair Play Finanziario si abbassa a 8 milioni, un risultato senza dubbio confortante ma fortemente condizionato dal raggiungimento della semifinale di Champions League: i soli ricavi collegati alla partecipazione alla massima competizione europea hanno portato nelle casse del club 98,4 milioni.
L’anno precedente, invece, si era chiuso con un deficit di 42 milioni, pari a circa 26 milioni di passivo per il Fair Play Finanziario: il che vuol dire che il terzo anno del triennio 2016-’19 si dovrà chiudere con un deficit inferiore ai 13 milioni, che permetta di iscrivere a bilancio del FFP circa 4 milioni di attivo e raggiungere l’obiettivo necessario per non essere nuovamente sanzionati dall’Uefa con un nuovo Settlement Agreement.
L’obiettivo non è impossibile ma servirà necessariamente incassare delle plusvalenze entro il 30 giugno.
Quanto manca alla Roma?
Dalla Champions League si possono stimare ricavi inferiori alla scorsa stagione per 32,5 milioni. La scelta di investire parte dei ricavi della Champions League 2017-’18 in nuovi giocatori, nonostante le contemporanee cessioni di altri, ha fatto salire il costo del personale ha comportato un aggravio sui conti societari di 30 milioni.
La Roma, però, ha ottenuto 30,5 milioni in più del 2016-’17 come plusvalenze, in particolare grazie alla cessione di Alisson e Strootman, e gli accordi con Qatar Airways, Hyundai e Betway hanno fatto aumentare i ricavi commerciali di 12 milioni. Con questi dati, i giallorossi si dovrebbero ritrovare con una stima di bilancio 2017-’18 peggiorata negli ultimi dodici mesi di circa 20 milioni e quindi, con un deficit previsto di 45,5 milioni, la parte rilevante per il Fair Play Finanziario del passivo sarebbe di circa 28 milioni.
E allora per arrivare all’attivo di 4 milioni segnalato in precedenza ne servirebbero altri 32. Nella conferenza stampa del suo addio Totti ha fatto riferimento a un passivo di 60 milioni, quindi è possibile che a causa di variazioni negative di altre voci di bilancio i milioni da incassare entro giugno si avvicinino ai 45 spesso citati dai mass media. Questo non possiamo saperlo con certezza.
Di sicuro sappiamo che 4,5 milioni sono arrivati grazie ai bonus scattati con la vittoria della Champions League del Liverpool, relativi alle posizioni di Alisson e Salah. Per trovare gli altri milioni necessari, le situazioni da tenere maggiormente d’occhio sono quelle di Dzeko (4,6 milioni di ammortamento residuo, 20 milioni la richiesta della Roma, meno di 15 per ora l’offerta dell’Inter), Manolas (4,9 milioni di ammortamento residuo, clausola rescissoria di 36) e Ponce (1,5 milioni di ammortamento residuo, su cui c’è già un interessamento dello Spartak Mosca che pare pronto a offrire 7 milioni).
Il nodo delle plusvalenze di questo giugno però non è quello più difficile da sciogliere per la Roma. La mancata qualificazione alla prossima Champions League (segnalata come causa di un sicuro ridimensionamento delle ambizioni societarie da Ranieri), l’aumento del costo del personale e una stagione che – a differenza delle previsioni di Monchi – non ha contribuito ad aumentare il valore dei tanti nuovi acquisti della scorsa estate (fatta eccezione per Zaniolo), sono motivi di forte preoccupazione per le sorti del bilancio 2019/’20 e di conseguenza per il soddisfacimento del vincolo del break-even richiesto dall’Uefa per il triennio 2017/’20.
Rispetto ai ricavi di questa stagione, anche ipotizzando un ottimo cammino in Europa League che possa portare almeno 20 milioni nelle casse giallorosse (equivalente a un approdo in semifinale), gli introiti da competizioni Uefa scenderanno almeno di 46 milioni. Inoltre, si ripartirà da zero con le plusvalenze che finora nella stagione 2018/’19 hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 82,4 milioni. E va tenuto conto anche che, nonostante l’addio di De Rossi, i rientri da prestito di alcuni giocatori hanno per ora comportato un aggravio a bilancio sul monte ingaggi di altri 4,7 milioni.
La somma di queste tre voci negative fa stimare in circa 133 i milioni mancanti rispetto alla stima di bilancio del 2018/’19, attualmente di -56 (prendendo per buone le parole di Totti e contando i milioni nel frattempo incassati per Alisson e Salah). Ciò vorrebbe dire un deficit di partenza di -189 milioni, stimabili in -171,5 circa per il Fair Play Finanziario.
Così, per il calcolo del break-even triennale (contando il -8 milioni del 2017-’18 e l’auspicato +4 del 2018-’19) la Roma potrebbe anche permettersi di chiudere il 2019/20 con un -26 di bilancio valido per il Fair Play Finanziario. Mancherebbero quindi all’appello più di 140 milioni, che dovranno essere recuperati fra il 1°luglio 2019 e il 30 giugno 2020 tramite plusvalenze, tagli nei costi di stipendi e ammortamenti ed eventuali altri ricavi commerciali, questi ultimi non certo favoriti dai risultati dell’ultima stagione.
Come trovare 140 milioni?
La cifra da recuperare risulta elevata anche in virtù del fatto che l’organico della Roma non sembra particolarmente affollato di calciatori in grado di garantire elevatissime plusvalenze. A meno di sorprese, è da escludere che questi soldi possano essere ricavati nella sola sessione estiva del 2019 e lo scenario più probabile è che parte del lavoro resterà da fare entro giugno 2020, con la speranza che altri giocatori nel corso di questa stagione aumentino il proprio valore.
Non ci si deve quindi aspettare un mercato in entrata all’insegna di colpi clamorosi, né l’arrivo di giocatori estremamente costosi e dall’ingaggio elevato. Non sembrerebbe lungimirante nemmeno uno scambio con la Juventus nel quale sarebbe coinvolto Higuain, di cui si è parlato in questi giorni (anche se quando entrano in gioco gli scambi le opportunità di ottenere un risultato economico utile nel breve periodo a volte sono ritenute più importanti di eventuali appesantimenti dei bilanci futuri).
Tutti i nomi usciti in questo periodo che abbiano costi di cartellino attorno al massimo di 20 milioni, e stipendi sostenibili (come per esempio Ismaily, Verissimo, Guedes, Pau Lopez, Veretout, Barkas, Perin e il duo Florentino Luis, Bruno Guimaraes, a patto di non comprare questi ultimi ai prezzi della loro clausola) sono acquisti possibili, anche se ovviamente vincolati a eventuali cessioni.
In uscita, la plusvalenza maggiore (entro giugno 2020) potrebbe essere realizzata con Zaniolo (ammortamento residuo 4,6, richiesta per il cartellino di 70 milioni anche se in caso di necessità la Roma potrebbe accontentarsi di qualcosa in meno). Poi, oltre ai già citati Dzeko, Manolas e Ponce attenzione ci sarà da tenere conto degli ammortamenti residui di Cengiz Under (9,5 milioni, con l’Everton che ha presentato un’offerta vicina ai 30 al momento rifiutata), Defrel (12 milioni), Gerson (8,1 milioni), Gonalons (4,1 milioni), El Shaarawy (3,2 milioni, in scadenza nel 2020), Kolarov (1,9 milioni), Olsen (9,2 milioni) e Lorenzo Pellegrini (7,9 milioni e clausola rescissoria di 32).
In definitiva sembrerebbe un periodo di transizione per la Roma, in cui pagare il conto di alcuni errori passati ma che, al tempo stesso, potrebbe servirle per rinnovarsi e cominciare un nuovo ciclo virtuoso, che insieme all’aumento del valore dei giocatori e al raggiungimento di risultati sportivi migliori della stagione passata possa anche riportare un po’ di fiducia nei tifosi.
MARCO DE SANTIS, laureato in Scienze Statistiche ed Economiche, proprietario del blog “Calcio e Altri Elementi”, dedicato ad approfondimenti statistici, economici e regolamentari relativi al calcio e ad altri sport.
ASSEMBLEA AZIONISTI A.S. ROMA – 24 giugno 2019
ORDINE DEL GIORNO:
Parte ordinaria:
- nomina di un componente del Consiglio di Amministrazione in sostituzione del consigliere dimissionario; deliberazioni inerenti e conseguenti;
Parte straordinaria:
- proposta di eliminazione dell’indicazione del valore nominale delle azioni ordinarie A.S. Roma S.p.A. e conseguente modifica dell’articolo 5 dello Statuto Sociale; deliberazioni inerenti e conseguenti;
- provvedimenti ai sensi dell’art. 2446 cod. civ.: riduzione del capitale sociale per perdite e conseguente modifica e aggiornamento dell’articolo 5 dello Statuto Sociale; delibere inerenti e conseguenti. Capitale sociale e diritti di voto Il capitale sociale sottoscritto e versato è pari ad Euro 94.332.348,00 rappresentato da n. 628.882.320 azioni ordinarie del valore di Euro 0,15 ciascuna. Ogni azione dà diritto ad un voto.
Cosa è successo in Assemblea
15.15 – L’Assemblea ha inizio.
Consiglieri presenti per rispondere alle domande degli azionisti:
Vice Presidente Mauro Baldissoni, il CEO Guido Fienga, Gianluca Cambareri e Benedetta Navarra.
15.18 – Presenti 27 aventi diritti al voto. Si inizia con il primo punto di parte ordinaria, la nomina di Gregory Scott Martin al posto del dimissionario Stanley Gold.
15.21 – Mauro Baldissoni, spiegando le modalità di svolgimento dell’assemblea, puntualizza:
“Cogliamo l’occasione per ricordare che UniCredit non vanta crediti societari sulla Roma. Lo ripetiamo almeno da 5 anni, ma ogni tanto ci tocca leggere queste cose”
15.33 – Intervento dell’azionista Fabio Palma:
“Il nostro presidente non se fa vede’ mai, nemmeno oggi… Ora a Boston è ora di colazione, poteva mandarci un saluto in vestaglia e pigiama in conference call. Questa società spende tanto in comunicazione ma non si impara mai dagli errori commessi in passato… Adesso a cosa ci serve un nuovo consigliere d’amministrazione? Quello vecchio si era mai visto? A cosa serve? A riempire la società di amici del presidente?! So che non dovrei dire certe cose, ma adesso bisognerebbe preoccuparsi di problematiche ben più serie”.
15.43 – Intervento dell’azionista Mario Staderini:
“Vorrei capire quanto spende la società per la parte sportiva e invece quanto si spende per dipendenti e attività non legati alla parte sportiva. Inoltre vorrei chiedere che incarico ha Franco Baldini e da chi e per quanto viene stipendiato. In che modo i consigli di Baldini vengono comunicati ai dirigenti della Roma? Vi parla direttamente o Pallotta vi fa da tramite? Qual è la cifra di ricavi della Soccer Sas, che gestisce i diritti visivi della A.S. Roma e quanti di questi ricavi vengono investiti nella parte sportiva? Che politica si attuerà rispetto alla vendita delle maglie di Totti? Verranno vendute maglie di Baldini? Vorrei anche alcuni chiarimenti rispetto alla cessione di due giovani della Primavera al Torino per far arrivare il ds Petrachi. Sullo stadio: state valutando qualche sito alternativo a Tor di Valle? Ci confermate che anche per Fiumicino si tratta di terreni privati per cui servirebbe comunque l’approvazione della variante urbanistica? Io ho visto un’idea progettuale, in quattro anni sarebbe possibile giocare una partita, mi metto a disposizione per mettervi in contatto con l’ingegnere che potrebbe realizzarlo. In maniera gratuita, perché sono un tifoso della Roma. Vorrei sapere inoltre se è vero che si è realmente sondato il terreno per l’operazione di acquisizione della maggioranza societaria da parte del Qatar? Da allora le cose sono andate avanti? E’ vero che QSI ha espresso riserve e preoccupazioni sul progetto Stadio. Chiudo infine riguardo Pallotta: l’ultimo giorno che è stato in Italia era lo scorso anno quando sono scattate le inchieste?. Perché Pallotta non viene in Italia da più di un anno? Perché vengono fatte a Londra? Quanto costano le trasferte per queste riunioni?”
15.49 – Riprende la parola l’azionista Fabio Palma:
“Mi domando: che previsioni avete per l’ultimo trimestre? Finora si è parlato di dati che si fermano al 31 marzo, così ci lasciate come un’anatra zoppa… Cosa succederà dopo? Che progetti avete per il futuro? Riuscirete ad abbassare il monte ingaggi? Vogliamo continuare a prendere giocatori costosi, giudicati forti forse soltanto in base al valore del loro cartellino? Chi ha dato tutta quella libertà a Monchi? Il favore ai qatarioti lo abbiamo fatto noi, andando a prendere Pastore… Continuiamo, per quanto riguarda le sponsorizzazioni, a vivere di piccole sponsorizzazioni rispetto alle big europee. Cosa succederà in futuro? Se non abbiamo i soldi per fare concorrenza al Real Madrid, forse dovremmo cercare di lavorarci, valorizzare i giovani invece che darli via. Non avevamo un sistema infallibile per trovare giovani campioni? Invece di spendere 40 milioni per un giocatore, spendiamone 5 per 8 giocatori invece di prendere i bidoni che sono stati comprati…”
15.50 – Pausa prima delle risposte dei consiglieri
16.25 – Riprendono i lavori.
16.37 – Al primo intervento dell’azionista Fabio Palma replica il vicepresidente Mauro Baldissoni:
“Riguardo l’utilità del nuovo consigliere: Stanley Gold (ex consigliere) ha partecipato al 71% delle assemblee, lo stesso avverrà con il suo sostituto Martin. Essendo consigliere la sua presenza costante a Trigoria non è necessaria. Sugli sponsor, che ci vedono ‘piccoli’: con gli sponsor sulle maglie da gioco e da allenamento il valore della maglia in Italia è secondo solo alla Juventus. Tutto ciò nulla ha a che vedere con il calciomercato, quindi non ha nulla che vedere con Pastore e ad un presunto favore fatto a Qatar Airways (come aveva supposto Palma). Il costo del personale non sportivo è del 9% del costo generale sportivo. Riguardo il merchandising legato a Totti: non esistono le maglie di Totti, esistono le maglie personalizzate con il nome che si preferisce. La quota di vendita è quella che si calcola sullo storico delle vendite delle maglie della Roma, come ogni anno. Lo stadio? Siamo in un’assemblea della A.S. Roma, io mi occupo dello stadio perché nella legge sugli stadi è richiesta come requisito la presenza di un rappresentate della società sportiva. Non c’è un tema di problematica di finanziamento per le infrastrutture o di costruzione, non è un tema oggetto di discussione. Sul progetto alternativo a Fiumicino: è senz’altro opportuno per gli investitori valutare proposte alternative per salvaguardare gli investimenti già effettuati, nell’eventualità, oggi non attesa, in cui dovesse esserci un esito negativo con il Comune di Roma. Riguardo l’interesse del Qatar Sports Investment, si tratta di voci assolutamente false, non c’è alcun elemento di alcun tipo. Pallotta si reca spesso a Londra perché la Roma ha un ufficio ricavi che si trova lì, non è un caso che si fermi a Londra per fare riunioni. Sulla seconda squadra, la Roma segue la situazione, ma fino ad ora non sono state riscontrate le condizioni per aderire e perseguire questo progetto. Non siamo gli unici a non aver riscontrato le condizioni. Nel frattempo inizieremo un progetto con l’Under 18 per proseguire il progetto di crescita dei giovani, a cui la società dà molta attenzione“
16.45 – Intervento di Guido Fienga:
“Cosa aspettarsi per il prossimo trimestre? I dati saranno in linea con quelli del trimestre precedente. Al termine dell’anno subentrano le operazioni di cessione che genereranno dei ricavi di cessione asset. La cessione degli asset viene messa in pratica soltanto se si verificano le condizioni necessarie per cedere un asset che non viene utilizzato e da cui si può trarne vantaggio. Riguardo il costo generale della squadra, ,come ha ammesso lo stesso Pallotta, sono stati commessi degli errori, il costo è aumentato ma non il livello di competitività. Stiamo lavorando per riequilibrare i costi compatibilmente con le ambizioni sportive che restano molto alte. Baldini? E’ un consigliere dell’azionista di maggioranza. Non ha alcun ruolo nella governance della società. Il management della società è il soggetto collettivo che elabora le strategie e ne determina le scelte. Molti investitori come Pallotta si avvalgono del parere di esperti: Baldini evidentemente è uno di questi. L’azionista di maggioranza fa quello che gli americani chiamano ‘challenge’: la verifica delle proposte che arrivano dalla società con i suoi consulenti. Da quanto posso testimoniare dico questo: dal momento della scelta del sostituto di Di Francesco, alla scelta del nuovo tecnico, è avvenuto tutto con un possesso decisionale finalizzato dal management della società”
16.50 – Replica dell’azionista Fabio Palma:
“Abbiamo avuto esperienze drammatiche e si è sviluppata un’ondata di panico mondiale, ci guardano sempre per cose poco interessanti. Ci piacerebbe che si interessassero per cose belle. Mi piacerebbe competere con dignità e orgoglio, parola che è circolata poco tra i suoi giocatori e staff tecnico. Bisognerebbe puntare su questo, su una maggiore voglia di affermarsi, mettendo da parte individualismi. Con un po’ di disciplina? Fienga, si fa carico lei di riportare ordine? I giocatori sono arroganti e egoisti, la cosa peggiore. Voglio ringraziare il settore giovanile della Roma, che si è ben comportato ed ha vinto un titolo ed una Supercoppa”.
16.57 – Risponde Guido Fienga:
“Sui giovani che stanno andando al Torino: si pensa che siano legati al ds che probabilmente arriverà. Negli ultimi 5 anni sono andati 5 giocatori del settore giovanile a giocare nel Torino. La dinamica è che i giovani quando percepiscono di non trovare spazio, vanno altrove. La Roma è una delle società più ambite, con un livello di competizione molto alto per il settore giovanile: questa società non lascia partire i giocatori che pensa di voler tenere. Il consulente Baldini è pagato dall’azionista, quindi da A.S. Roma Spv Llc, è un consulente di questa società. L’ufficio di Londra ha un gruppo molto ristretto di professionisti molto esperti. I frutti di questo lavoro si sono visti: abbiamo uno sponsor che in Serie A ci ha portato ai vertici, siamo secondi solo alla Juventus nei ricavi da sponsorizzazioni. Ora stanno cercando altri sponsor”
17.01 – Termina la discussione, si passa alle deliberazioni sull’ordine del giorno.
17.05 – Approvata la delibera del primo punto all’ordine del giorno: Scott Martin eletto nel CdA di A.S. Roma in sostituzione del consigliere Stanley Gold.
17.14 – Approvato anche il secondo punto dell’OdG – la proposta di eliminazione dell’indicazione del valore nominale delle azioni ordinarie A.S. Roma S.p.A. e conseguente modifica dell’articolo 5 dello Statuto Sociale
17.25 – Approvato anche il terzo e ultimo punto – provvedimenti ai sensi dell’art. 2446 cod. civ.: riduzione del capitale sociale per perdite e conseguente modifica e aggiornamento dell’articolo 5 dello Statuto Sociale. Capitale sociale e diritti di voto Il capitale sociale sottoscritto e versato è pari ad Euro 94.332.348,00 rappresentato da n. 628.882.320 azioni ordinarie del valore di Euro 0,15 ciascuna
L’Assemblea si è conclusa.
LA ROMA AI ROMANI(STI) – Riprendiamoci la nostra squadra!
Clicca sul link qui sotto per visualizzare e scaricare la notizia:
SAVE THE DATE! – 25 SETTEMBRE 2018
Save the Date!
Martedì 25 Settembre 2018,
dalle 10.00 alle 18.00, si svolgerà a Roma la Conferenza di Organizzazione del Padiglione Italia alla China World Football Expo 2018.
Il Consorzio Ital-Brand, in collaborazione con il Comitato Nazionale FairPlay Italia, allo scopo di assicurare la partecipazione coordinata ed il contributo del Sistema Italia allo sviluppo dell’industria del calcio in Cina, hanno concordato di organizzare l’area italiana nella CWFE in un unico padiglione. L’obiettivo è, inoltre, quello di favorire la presenza, esportandone l’eccellenza nei centri commerciali che saranno costruiti insieme agli stadi, delle filiere produttive italiane interessate.
Ultimo appuntamento in vista della CWFE di Pechino (30/11-2/12), la giornata sarà articolata in diversi panel di interventi settoriali che prevedono il contributo delle principali associazioni d’impresa del nostro paese, di rinomati enti di formazione, di esperti in finanza, management e di esponenti del mondo del calcio italiano.
A breve sarà pubblicato il programma definitivo dell’evento.